28 edizioni di Torneo Gispi Rugby Prato, di cui le ultime 25 dedicate alla memoria di Luciano Denti, sono decisamente un bel traguardo. Nella maggior parte di queste uno dei motori del torneo è stato ed è ancora oggi Marco Visintin, attualmente coordinatore educativo per l’u8 e punto di riferimento per tutti gli educatori e gli atleti tigrati.

Riviviamo con lui alcuni dei momenti chiave della storia del Torneo Denti.

Quando e come è nata l’idea di organizzare il primo torneo?

Io ancora non ero all’interno del Gispi quando, a metà anni ’80, decisero di organizzare questo torneo inizialmente pensato per U13 e U15 che si chiamava solo Torneo Gispi Rugby Prato. Purtroppo poi è venuto a mancare Luciano (Denti ndr.) e abbiamo deciso di intitolare a lui il trofeo inserendo anche la categoria U11: quest’anno si giocherà per la 25esima volta.

Agli inizi tante squadre venivano dal Sud Italia: ricordo Benevento, che vinse il primo trofeo Denti in finale contro il Gispi u15, Frascati, Messina e tante altre, dal nord è sempre venuto il Rugby Paese, Rovigo che vinse tanto nei primi anni del “Denti”; tutte società che erano molto legate alla figura di Luciano Denti e che onoravano il suo ricordo partecipando al nostro torneo.

C’è da dire anche che di tornei a quei tempi non ce n’erano molti, così come di squadre, e ogni occasione era buona per spostarsi in giro per l’Italia per giocare con realtà ovali di alto livello.

Quando il torneo Denti ha cominciato a crescere e acquisire importanza sul territorio nazionale?

Come detto, tornei non ce n’erano tanti come oggi e il Denti è diventato in pochi anni un punto di riferimento per tante società. Abbiamo sempre cercato negli anni di garantire un’ottima organizzazione del torneo per fare in modo che le società si trovassero bene e ritornassero l’anno dopo: ovviamente all’inizio, che si giocava alla Castellina solo con 2 categorie, U13 e U15, in due giornate diverse, l’impegno dei nostro volontari era tutto concentrato nella sola giornata di gare; poi col tempo l’impegno è diventato più corposo. Abbiamo cambiato spesso sede (San Paolo, l’Ippodromo, Coiano, Montano e infine Chersoni) cercando però di mantenere sempre il nostro stile nella gestione delle gare e del terzo tempo per i nostri ragazzi.

Ad un certo punto abbiamo, con l’aumentare delle richieste e dei partecipanti, abbiamo deciso di togliere la categoria U14, che giocava a tutto campo e rendeva complicato gestire grossi numeri di partite, a favore di U10 e U8 (o U9 e U7 a seconda delle annate). A inizio anni 2000 avevamo acquisito l’assetto numerico che più o meno abbiamo ora con 4 categorie (aggiunta anche l’u6) e 16 squadre per categoria divise su 3 campi.

Un ringraziamento doveroso va anche alle istituzioni pratesi che negli anni ci hanno sempre appoggiato nell’organizzazione garantendo sempre il loro sostegno e il patrocinio.

Da questo torneo sono passati tantissimi giocatori negli anni, ricordi qualcuno che poi ha fatto percorsi importanti?

Ovviamente tutti i nostri ragazzi che ora giocano o hanno giocato in realtà importanti hanno partecipato al Denti: da Gori a Giovanchelli, Mantelli, Vezzosi, Tempestini per citarne alcuni. Ne saranno passati tanti altri sicuramente, da noi venivano e vengono le società migliori d’Italia e magari qualche De Rossi, qualche Zanni o Favaro sarà passato dai nostri campi per il torneo Denti. Chissà che quest’edizione non ci sia qualche ragazzino di cui risentiremo parlare nei prossimi dieci anni!

Di ricordi legati al Denti ne avrai sicuramente tanti, ma se dovessi chiudere gli occhi, qual è il primo pensiero che ti viene in mente legato a questo torneo?

Una vittoria con l’U9, doveva essere il 2007 o il 2008 e giocavamo già al Chersoni di Iolo. Era stato un anno pessimo sotto il punto di vista dei risultati e infatti il Denti fu l’unica vittoria importante della stagione, ma quella finale me la ricordo benissimo. Giocavamo con Paese, andammo subito sotto di una meta, ma riuscimmo a recuperare e pareggiare subito. All’ultima azione ci fu un recupero di un nostro ragazzino che corse in meta ribaltando il risultato. La contentezza di quei bambini mi rimase veramente impressa ed è un ricordo che conservo davvero con gioia.

Per chiudere, quest’anno ci sarà il primo Trofeo Reali, dedicato alla categoria U7, un’assoluta novità nel panorama dei tornei ovali, come verrà organizzato?

Una novità assoluta, una scommessa: siamo i primi in Italia a organizzare un trofeo per i soli nati in un annata, in questo caso la 2009. Per quest’anno il Reali si giocherà separato rispetto al Denti, sui campi di Coiano, solo le finali saranno al Chersoni. Siamo contenti perché abbiamo ricevuto le adesioni necessarie per attivare il torneo e questo è dovuto alla crescita del movimento rugbistico in Italia che permette di avere bambini sufficienti (in u8 si gioca in 6 in campo) per poter dividere le squadre anche in base all’anno di nascita permettendo anche ai più piccoli di mettersi in gioco ad armi pari anche in questi tornei importanti.